Archetipo: Ermes, il messaggero degli dèi

 

Hermes Logios, copia romana del I secolo d.C. ca. da un originale bronzeo del V sec. a.C.

Gli archetipi del maschile includono il dio Ermes. In realtà, siccome gli dèi non possono essere considerati maschi o femmine in senso stretto, al più energie maschili o femminili, non è detto che l'archetipo Ermes sia esclusivamente al maschile. Esistono anche "donne Ermes". 

Ermes rappresenta la capacità di comunicare e spostarsi tra diversi livelli di esperienza, sia materiali che mentali, cogliendo opportunità e connettendo aspetti diversi. Un uomo o una donna con questo archetipo è un tipo sempre in movimento che non si stabilisce mai completamente in nessun luogo. È costantemente impegnato in progetti diversi, abile comunicatore dotato di sottili strategie di persuasione. 

Mentalmente attivo e brillante, sembra che fare una sola cosa alla volta non sia nella sua natura. Tuttavia, affinché questa energia possa essere costruttiva nella vita adulta, è necessario che Ermes sia accompagnato da altri archetipi della personalità. Come messaggero degli dei nella mitologia greca, Ermes si muoveva rapidamente dal mondo terreno alle altezze dell'Olimpo e poi al mondo sotterraneo, dove guidava le anime dei defunti. L'energia dell'archetipo di Ermes crea connessioni tra diversi stati dell'essere: il pensiero (l'Olimpo), l'azione (il mondo terreno) e l'inconscio (il mondo sotterraneo). Come psicopompo, traghettatore di anime, rappresenta colui che guida gli altri nell'esplorazione delle dimensioni della propria interiorità. Un individuo in cui questo aspetto di Ermes sia molto presente potrebbe essere un terapeuta o un maestro spirituale. Ermes era considerato anche il protettore degli atleti, dei viaggiatori, dei ladri e dei commercianti. 

Ermes ha un rapporto particolare con le donne. Nella mitologia, questo dio non si sposò né con divinità né con donne mortali. Ebbe delle amanti, ma la più importante nel mito fu Afrodite. L'uomo con l'archetipo di Ermes tende a relazionarsi alle donne con la stessa leggerezza e instabilità che caratterizzano altri aspetti della sua vita. Potrebbe comportarsi come un vero Don Giovanni, seducendo e poi abbandonando una donna non appena un nuovo progetto lo porta lontano da lei (fuori dagli occhi, fuori dal cuore) o se si sente oppresso dalle richieste di amore e dipendenza. Tuttavia, una donna che incarni fortemente l'archetipo di Afrodite potrebbe essere una buona compagna per l'uomo Ermes. Entrambi sono capaci di coinvolgersi intensamente ma non sono possessivi né amanti della routine. Ermes è un archetipo fondamentale nella personalità sia maschile che femminile. Il suo nome deriva dal termine greco "erme", che indicava i pilastri utilizzati per segnare i confini delle proprietà, delle tombe o come pietre miliari per indicare la strada ai viandanti. Nelle origini del suo nome è racchiusa tutta la potenza di questo archetipo: un'energia psichica in grado di attraversare i confini tra dimensioni, ambienti e attività diverse.

Coloro in cui questo archetipo è prevalente, sono individui che, tra il lecito e l'illecito, svolgono un'attività "mercuriale", che richiede cioè velocità, destrezza e movimento costante, sia nell'azione che nel pensiero. Il mito di Ermes rappresenta anche il suo lato da briccone: appena nato, rubò le giovenche di Apollo, suo fratello maggiore (anche Ermes era figlio di Zeus), per poi tornare alla sua culla con un'aria innocente e indifesa. Anche se Zeus era divertito dall'astuzia e dall'abilità del figlio nel dimostrare la sua innocenza, lo obbligò a restituire le giovenche al fratello. Questo aspetto del mito riflette due elementi importanti per un individuo guidato dall'archetipo di Ermes. Innanzitutto, il ruolo dei fratelli: spesso è il fratello minore che, essendo in una posizione di svantaggio fisico ed esperienziale rispetto al maggiore, deve sviluppare astuzia e furbizia per farsi valere. Affinché le qualità di Ermes siano valorizzate e non facciano dell'uomo o donna che le possiede un "eterno fanciullo", è fondamentale che incontri, sia nel padre biologico che in altre figure di riferimento, un uomo "Zeus", che vi ricordo significa "Signore",  il quale lo guidi nello sviluppo della razionalità, della pianificazione nella vita e nell'assunzione di responsabilità per le sue azioni, spesso compiute con eccessiva leggerezza.

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